TAGGIA
logo

<<< Precedente <<

Festa di San Benedetto

Ultimo Sabato e Domenica di Febbraio

Rione Ciazo

Tradizioni taggesi, Fuoco, Pane.

San Benedetto e la notte dei fuochi

San Benedetto Revelli è il Patrono di Taggia. La sua devozione è molto forte e si accompagna a quella, più recente, per la Madonna Miracolosa custodita in chiesa parrocchiale. Il Santo è una personalità locale, che la tradizione vuole nativo di Taggia, benché ne rivendichi le origini anche Tavole, in valle Prino, nell’entroterra di Imperia Porto Maurizio. L’epoca nella quale sarebbe vissuto è quella triste e pericolosa del IX-X secolo: la morte del santo viene attribuita al 12 febbraio del 900 d.C.. Benedetto sarebbe stato vescovo di Albenga: la carica era assai pesante in quanto la Liguria occidentale era sottoposta al pericolo delle incursioni dei Saraceni islamici ed al disordine assoluto nella mancanza di un sicuro governo del territorio. Miracoli ed esempi di vita hanno creato la dimensione di santità dì un personaggio che appare soprattutto un simbolo. La festa del 12 febbraio è occasione in realtà di una serie di eventi, radicati nella mentalità e nella tradizione taggese, mediante radici che affondano in età precristiana.

Rione Confraire

Rione Orso

Una leggenda originaria.

La Liguria occidentale, fra il IX e X secolo è priva di controllo governativo sul territorio: predoni e pirati sì alternano attaccando i centri abitati da terra e dal mare. Taggia non sfugge a questo triste destino. I pirati Saraceni  materializzano anche sulle coste del Mediterraneo nord-occidentale la spinta dell’espansione islamica. Anche Taggia viene dunque attaccata. Il consiglio di San Benedetto dì fronte ad un attacco saraceno che si presumeva distruttivo, fu quello dì accendere grandi fuochi nell’abitato. I pirati, vedendo le fiamme da lontano, credendo di essere stati preceduti da altri predoni, si ritirarono e Taggia fu salva. A quel momento si fa risalire l’inizio di una celebrazione annuale, nel mese di febbraio, in occasione di San Benedetto. Va detto però che l’origine mitica della festività è in diretta relazione con un tempo molto più antico, sicuramente pre-cristiano legato al tempo ciclico dell’anno e della natura.

Rione Pantano

Rione Parasio

La festa diventa istituzione.

Nel 1625 la Liguria viene travolta da una guerra feroce e sanguinosa. Si trovavano dl fronte la Repubblica di Genova, sostenuta dalla Spagna, e il ducato di Savoia sostenuto dalla Francia. Si trattava di un conflitto regionale, proiezione locale del grande scontro europeo noto come guerra dei trent’anni. Gli eserciti franco-sabaudi, nella prima fase di attività bellica, invadono la Liguria: molti centri abitati si arrendono, altri resistono e vengono saccheggiati, con gravi perdite fra la popolazione. Anche Genova rischia di cadere, ma i contrasti fra i Piemontesi ed i Francesi permettono una controffensiva che si conclude con la vittoria ispano-genovese ed una successiva tregua. Taggia viene interessata dalle operazioni militari, come tutta l’area circostante. Il Parlamento cittadino decide di porre la Comunità sotto la protezione del patrono San Benedetto, quasi a ricordo dai trascorsi pericoli con i Saraceni. Il 26 aprile del 1625 si delibera il voto relativo all’istituzione di una festa il 12 febbraio, in onore del santo, con processione e accensione di fuochi. Nel frattempo doveva anche essere dedicato al santo un rinnovato oratorio. La città, in effetti, fu salvata dalla guerra, quando gli ambasciatori di Taggia si arresero all’esercito sabaudo in cambio della rinuncia al saccheggio da parte dell’esercito occupante, il quale non molto tempo dopo sarebbe stato costretto a lasciare la Liguria occidentale.

Rione Piazza Nuova

Rione Pozzo

Il significato arcaico della festa.

Nella nostra cultura tradizionale il mese dì febbraio è destinato ai riti in favore della purificazione e della fertilità dei campi. Il fuoco brucia i malefici e dona forza. Si verifica una singolare sovrapposizione delle feste tradizionali dei Romani e dei Celti. In ambito romano si svolgevano i Februales, riti di purificazione e i Lupercalia in favore della fertilità. I Celti celebravano la festa di Imbolc, legata al fuoco e destinata alla purificazione. Ne consegue una serie di manifestazioni cristiane, dalla festa della Purificazione delta Vergine, che coincide con la cosiddetta offerta di candele benedette della Candelora. Il periodo si prolunga nella Quaresima, fino al momento della Pasqua. In quella occasione anche Gesù Cristo dopo la sua morte in terra raggiunse il fuoco dell’inferno per liberare profeti, patriarchi e precursori, potendo quindi risorgere.

Rione Sant'Almazzo

Rione San Sebastiano

Devozione

Il pericolo saraceno prima e barbaresco poi teneva viva la devozione verso il concittadino. In modo particolare è ricordato un fatto miracoloso contro il pericolo musulmano, così narrato da Filippo Noberasco in I Saraceni in Liguria.

«Era una notte cupa, orribile il tempo, la natura in furore. Il popolo di Taggia era tappato in casa e, nelle capaci cucine, le ave, al chiarore oscillante dei lucernieri ad olio, novellavano ai piccoli di terribili storie di banditi. E, mentre esse parlavano tra un silenzio fondo, i ladroni erano davvero alle porte. Una torma di Saraceni, salita da Arma, se ne veniva su per sorprendere la città inconscia, tra la furia della bufera.

Ma che è, che non è? Mentre i pirati si fan presso, la città si rischiara, poi la luce si fa vivida, è indi un tornear di fiamme, un rimbombar d’archibugi, di spingarde. I Saraceni son sorpresi, s’arrestano, guardano stupefatti.

Intanto lo spettacolo si fa più terrificante. Oh che succedeva a Taggia? Chi era là entro? Non era gente di quaggiù sicuro.

I Saraceni ebbero paura, voltaron le terga, lasciando traccia del loro passaggio.

Chi avea così, salvata la città? Il santo concittadino, Benedetto Revelli

Rione Santa Lucia