FOLIGNO

Giostra della Quintana

Giugno e Settembre

La Giostra

Grazie alla ricca documentazione storica sulla Quintana del 10 febbraio 1613 tenutasi in occasione del Carnevale, si disputa tutt’ora a Foligno la Giostra della Quintana ad essa ispirata. Dieci sono i cavalieri che si sfidano e che gareggiano per conto dei dieci Rioni della città: Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada. Per conseguire la vittoria ogni Cavaliere compie un percorso a forma di otto, tracciato sulla pista del Campo de li Giochi. Nell’intersezione di esso viene fissato il simulacro di guerriero, scultura lignea, comunemente chiamata Quintana.

Il braccio sinistro reca uno scudo con le insigne della Città, il braccio destro è disteso e la mano impugna un gancio a cui vengono appesi gli anelli che, con la lancia, dovranno essere infilati dai Cavalieri montanti su cavalli lanciati al galoppo. Gli anelli sono di tre diversi diametri: cm 8 per la prima tornata, cm 6 e cm 5 per le altre due. Il Cavaliere che nel minor tempo e con minor numero di penalità avrà compiuto la sua corsa conseguirà il premio, cioè il Palio: uno splendido dipinto di cui sono autori artisti di celebrate qualità.

Attualmente la Giostra della Quintana si disputa due volte all’anno: nel mese di giugno e nel mese di settembre

Bando e Corteo

Il giorno che precede la Giostra, nella Piazza Grande, splendidamente addobbata ed illuminata, prima del grandioso Corteo delle Rappresentanze dei 10 rioni e del Comitato Centrale che percorrerà le strade della città, ha luogo la lettura del Bando che annuncia la Giostra e lancia la sfida. Sono presenti le Autorità cittadine, il Direttivo dell’Ente, i Capo Consoli rionali, gli alfieri, i portainsegne, i Cavalieri di Giostra con i padrini e la Dame. Il rullo dei tamburi, lo squillare delle chiarine, la fioca luce delle torce, il forte cromatismo dei ricchi e sontuosi costumi tardo-rinascimentali  e del primo Seicento, le parole dello Sfidante, il cavaliere vittorioso nella tenzone precedente, rendono suggestiva ed indimenticabile l’apertura della Festa.